L’approvazione, da parte del Senato, del disegno di legge di riforma costituzionale della magistratura rappresenta un passaggio importante del percorso che l’Unione delle Camere Penali Italiane ha intrapreso sin dall’entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, ritenendo che la separazione delle carriere dei magistrati contribuisca a garantire la parità delle parti realizzando la terzietà del giudice, per un processo più giusto nell’interesse di tutti i cittadini. Fino a qualche anno fa era rimasta solo l’Unione a sostenere la necessità di una riforma che la politica non aveva il coraggio di affrontare per non contrariare la magistratura. E’ stata la scelta di ricorrere ad una legge di iniziativa popolare, raccogliendo oltre 73 mila firme nel 2017, che ha riportato la questione al centro del dibattito pubblico e ha dato il via a ciò che oggi possiamo salutare con grande soddisfazione.